mercoledì 2 dicembre 2009

Amcora Grazie

Il 6 novembre volli esprimere il mio grazie a diverse persone. Purtroppo dimenticai di ringraziare una persona veramente eccezionale: la Sig.ra Marta Mandrillo.Per lei non ci sono parole. Grazie Sig.ra Marta

venerdì 6 novembre 2009

GRAZIE

GRAZIE

A un certo punto della propria vita sorge la necessita di fare un serio e severo esame di coscienza: un bilancio. Chi sono, cosa ho dato, cosa ho ricevuto.

Per quanto mi riguarda sento il bisogno ed il dovere di dire grazie. Grazie a chi?

Grazie innanzitutto a Dio per la grazia di essere nato e di avermi accolto nella Sua famiglia attraverso il battesimo.
Grazie per essere nato in una famiglia esemplare: i miei nonni, i miei genitori e tutti i miei parenti.

Grazie per aver trovato sulla mia strada una persona che ha plasmato la mia esistenza: Don Bruno Falloni quando avevo appena 12 anni. Di aver avuto al mio fianco una donna, che mi ha dato tutta se stessa: Marta, la madre dei miei figli Maurizio, Mariangela, Brunella, Dina e una “Bambola” che purtroppo non ha visto la luce di questo mondo.

La vita mi ha dato tante cose belle. Mi ha fatto conoscere anche la sofferenza: la malattia di Brunella e la sua morte dopo 2 anni di inenarrabili sofferenze: l’amputazione di una gamba, le chemioterapia, ogni mese a Roma, … tante spese!
Grazie ai familiari di Marta che tanto ci hanno aiutato durante la malattia.
Grazie al salesiano don Pierino Sessa, che la sera della morte di Brunella si precipitò nella nostra casa di campagna ove non solo celebrò la S. Messa ma ordinò anche la cena al vicino ristorante per tutti i presenti

Grazie ai miei familiari che, rinunciando a fiori e pompe inutili, com’era desiderio di Brunella, provvidero a tutte le spese del funerale.

Grazie alla famiglia Grottola che ha ospitato nella sua cappella la salma di Brunella per ben 28 anni senza mai aver preteso un centesimo.

Grazie alla Caritas nelle persone della Signora Ferrari, Mario Rizzo, con l’approvazione certamente di Don Franco Damasi, per aver provveduto a tutte le spese della sepoltura (lapide e tutto il resto….)

Grazie a tanti, tanti amici (famiglie Boccuni, De Luca, Menna, Lucchese, Tomaipitinca, Calore, De Michele …..).per aver spesso ospitato i miei figli durante la nostra assenza.

Grazie a Mons. Motolese: mi avrebbe offerto ospitalità a Roma se non ci fosse stata la disponibilità di Paola Falloni, cugina di Marta, e di suo marito Gilberto

Grazie a Mons. Notarangelo e a suo nipote don Gigi per l’assistenza continua a Brunella durante la degenza al Gemelli.

Grazie a Don Franco Limongelli che, fra l’altro, prima di morire volle incontrare Brunella.

Come manifestare la gratitudine della mia famiglia a tante persone, a tante famiglie che hanno condiviso la nostra sofferenza in modo tanto concreto?

Passando davanti alla cappella del Terzordine Francescano, l’ho sempre vista, non certamente con piacere, in condizioni pietose: cadente.
D’accordo con don Franco Damasi, abbiamo deciso di ripararla, di farla rivivere con la speranza che risorga il Terzordine Francescano a Pulsano. Non siamo noi, Marta ed io, i benefattori.
Sono tanti a cui dobbiamo dire sinceramente Grazie.

lunedì 21 settembre 2009

LETTERA AD "AVVENIRE"

Caro direttore,
il 17 settembre ho rinnovato l'abbonamento ad Avvenire. Avevo deciso di ritardare il versamento al momento della rscossione della 13^, considerato che a febbraio -chissà perchè ...- su una pensione di poco più di 1400 euro mi è stato effettuato un "ipotetico recupero" di circa 780 euro. L' ho anticipato soprattutto come segno di stima, solidarietàò e, perchè no, di amicizia nei coinfronti di Dino Boffo e di tutti quelli che lavorano al nostro giornale. Con altrattanta sincerità ho voluto con l'abbonamento manifestare tutta la mia disistima per Feltri, il Giornale e per tutti coloro che non per un piatto di lenticchie, ma per lauti compensi, sono disposti a "credere, obbedire e combattere" anche per cause ingiuste. Grazie e buon lavoro.

N.B.: la lettera è stata pubblicata su Avvenire Domenica 20 settembre 2009
Qui aggiungo: NON SONO UN TIPO DISPOSTO A TACERE.

mercoledì 21 gennaio 2009

LETTERA A "IL TACCUINO"

Egregio Sig. Giovanni Mura,
la mia richiesta di conoscere l’indirizzo di posta elettronica del dott. Stefano scardino è rimasta inevasa. Ho provato a telefonare al numero cercato e trovato sull’elenco telefonico, ma non ho avuto alcuna risposta. Forse era assente. Penso che il dott. Scardino sia abituale lettore de “Il taccuino”. Perciò la prego di pubblicare sul prossimo numero quanto segue.

Caro dott. Stefano Scardino,
non ho avuto finora il piacere di incontrala di persona o per telefono o per posta elettronica. Io intanto ho bisogno di dialogare fraternamente con lei per capire cosa le è passato per la mente per scrivere ciò che ha scritto nei confronti di Don Bruno Falloni. Se si prendeva il fastidio di fare una ricerca su internet, si sarebbe reso conto che le sue non potevano essere che palesi ed uniche “diffamazioni a mezzo stampa”.
Io, comunque, sento il bisogno di conoscerla. Voglio che si renda conto che ha sbagliato e .. di grosso. Voglio farle notare che Don Bruno è stato parroco di Pulsano per meno di due anni. Nel suo periodo le 15 visite alla Madonna di Lourdes sono furono predicate e “animate” da due frati. Lei vestiva “grembiule nero e fiocco azzurro”. Era piccolo per capire. Sa da dove venivano i due frati? Da un convento emiliano e precisamente da Vignola. Erano molto più anziani di don Bruno.
Se don Bruno fosse stato quello che “un’anziana persona” le aveva raccontato, avrebbe mai chiamato due frati emiliani?
Ha sbagliato caro dott. Scardino e …di grosso. Ma io ho bisogno di conoscerla. Se non altro per offrirle il perdono da parte dei famigliari di don Bruno, come avrebbe fatto Lui personalmente.
Ho bisogno anche di ringraziarla perché certi tratta menti sono riservate a persone….sante.
17/ gennaio 2009.
Giuseppe Turco