venerdì 6 novembre 2009

GRAZIE

GRAZIE

A un certo punto della propria vita sorge la necessita di fare un serio e severo esame di coscienza: un bilancio. Chi sono, cosa ho dato, cosa ho ricevuto.

Per quanto mi riguarda sento il bisogno ed il dovere di dire grazie. Grazie a chi?

Grazie innanzitutto a Dio per la grazia di essere nato e di avermi accolto nella Sua famiglia attraverso il battesimo.
Grazie per essere nato in una famiglia esemplare: i miei nonni, i miei genitori e tutti i miei parenti.

Grazie per aver trovato sulla mia strada una persona che ha plasmato la mia esistenza: Don Bruno Falloni quando avevo appena 12 anni. Di aver avuto al mio fianco una donna, che mi ha dato tutta se stessa: Marta, la madre dei miei figli Maurizio, Mariangela, Brunella, Dina e una “Bambola” che purtroppo non ha visto la luce di questo mondo.

La vita mi ha dato tante cose belle. Mi ha fatto conoscere anche la sofferenza: la malattia di Brunella e la sua morte dopo 2 anni di inenarrabili sofferenze: l’amputazione di una gamba, le chemioterapia, ogni mese a Roma, … tante spese!
Grazie ai familiari di Marta che tanto ci hanno aiutato durante la malattia.
Grazie al salesiano don Pierino Sessa, che la sera della morte di Brunella si precipitò nella nostra casa di campagna ove non solo celebrò la S. Messa ma ordinò anche la cena al vicino ristorante per tutti i presenti

Grazie ai miei familiari che, rinunciando a fiori e pompe inutili, com’era desiderio di Brunella, provvidero a tutte le spese del funerale.

Grazie alla famiglia Grottola che ha ospitato nella sua cappella la salma di Brunella per ben 28 anni senza mai aver preteso un centesimo.

Grazie alla Caritas nelle persone della Signora Ferrari, Mario Rizzo, con l’approvazione certamente di Don Franco Damasi, per aver provveduto a tutte le spese della sepoltura (lapide e tutto il resto….)

Grazie a tanti, tanti amici (famiglie Boccuni, De Luca, Menna, Lucchese, Tomaipitinca, Calore, De Michele …..).per aver spesso ospitato i miei figli durante la nostra assenza.

Grazie a Mons. Motolese: mi avrebbe offerto ospitalità a Roma se non ci fosse stata la disponibilità di Paola Falloni, cugina di Marta, e di suo marito Gilberto

Grazie a Mons. Notarangelo e a suo nipote don Gigi per l’assistenza continua a Brunella durante la degenza al Gemelli.

Grazie a Don Franco Limongelli che, fra l’altro, prima di morire volle incontrare Brunella.

Come manifestare la gratitudine della mia famiglia a tante persone, a tante famiglie che hanno condiviso la nostra sofferenza in modo tanto concreto?

Passando davanti alla cappella del Terzordine Francescano, l’ho sempre vista, non certamente con piacere, in condizioni pietose: cadente.
D’accordo con don Franco Damasi, abbiamo deciso di ripararla, di farla rivivere con la speranza che risorga il Terzordine Francescano a Pulsano. Non siamo noi, Marta ed io, i benefattori.
Sono tanti a cui dobbiamo dire sinceramente Grazie.

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