sabato 23 gennaio 2010

LETTERA AD AVVENIRE

CATTOLICI IN POLITICA:
SIANO IL LIEVITO DEI PARTITI

Caro direttore, diversi lettori si stanno interrogando quale sia, in politica, la “casa” per i cattolici.
Non credo che ci sia un “partito ideale” in cui un cattolico possa sentirsi a casa propria.
Il cattolico può militare in qualunque partito a condizione che si verifichino alcune condizioni.
Innanzitutto il capo di un partito deve essere un “primus inter pares” (così mi avevano insegnato all’inizio della prima repubblica). Se il capo è uno che “pensa per tutti” a cui bisogna “credere, obbedire e combattere”, il cristiano è meglio che prenda le dovute distanze. Il cristiano può militare in qualunque partito, ma deve ricordarsi che deve essere “lievito” e non “massa”. I cristiani furono gli ispiratori della Costituzione comportandosi appunto da “lievito”: Oggi i cristiani devono pretendere il rispetto dello “spirito” della Costituzione . Devono soprattutto, senza discriminare alcun partito, il rispetto dell’articolo 67 della Costituzione: “Ogni membro del parlamento esercita la sua funzione senza vincolo di mandato”. A me sembra che solo a queste condizioni un cattolico possa fare Politica. Diversamente è meglio che faccia il cittadino esemplare.
Giuseppe Turco
gt@giuseppeturco.com
Pubblicato giovedì 21 gennaio 2010

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